Vacanze, giro d’affari a 9 miliardi

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By Federdat Gennaio 8, 2017 11:30 Updated

Vacanze, giro d’affari a 9 miliardi

Con gli spostamenti di oggi, ultimo atto del controesodo stagionale, vanno in soffitta le migliori vacanze di Natale che il turismo italiano ricordi, dall’inizio della crisi a questa parte. Un suggello d’oro su quello che per il sistema ricettivo nazionale è stato l’anno della grande ripresa: gli italiani in vacanza, dal 23 dicembre all’8 gennaio, sono stati complessivamente 16,6 milioni, per una crescita del 10,6% sull’anno scorso. E insieme hanno generato un giro d’affari da 9,1 miliardi, per un incremento dell’8,3% sulle vacanze 2015/2016.

Grande protagonista di giornata sarà la rete autostradale che ha veicolato, in queste settimane, la gran parte dei flussi nello Stivale. Stop a mezzi pesanti e cantieri fermi fino alle 22, certo, ma tolta l’emergenza maltempo, Autostrade per l’Italia non rileva situazioni di particolare criticità, perché il controesodo al contrario delle partenze si distribuisce su più giorni. E chi oggi si metterà in movimento non dovrebbe riscontrare grosse differenze rispetto a una normale domenica di rientro. Si chiude in ogni caso una finestra di 16 giorni che ha impegnato notevolmente le infrastrutture dei trasporti e regalato grandissime soddisfazioni agli esercizi ricettivi.

Natale a doppia cifra

Le analisi delle principali associazioni di categoria del turismo – da Federturismo a Federalberghi, passando per i tour operator di Astoi – restituiscono un quadro di grandi performance. Tra Natale e Capodanno, secondo lo studio Federalberghi e Acs Marketing Solutions, si sono mossi 14,2 milioni di italiani, per una crescita dell’11,6% rispetto all’anno scorso. Il periodo in questione ha generato il grosso del giro d’affari stagionale, se consideriamo che la spesa complessiva si dovrebbe essere attestata intorno agli 8,7 miliardi, per una crescita del 9,5 per cento. A Natale il 91% dei turisti è rimasto in Italia (86% nel 2015) e il 9% è andato all’estero (14% nel 2015), mentre a Capodanno l’83% è rimasto in Italia (80% nel 2015) e il 17% è andato all’estero (20% nel 2015). Molto bene anche l’Epifania che, fortunatamente per l’industria dell’accoglienza, cadeva a ridosso di un weekend: circa 2,4 milioni si sono messi in movimento, ossia l’1,7% rispetto all’anno scorso. Giro d’affari conseguente da 437 milioni.

Le mete privilegiate

Ma dove e come sono andati in vacanza gli italiani? A questa domanda si può rispondere con i dati diffusi da Federturismo. La struttura alberghiera, rispetto ad altre formule, è preferita dalla domanda nel 9% dei casi. Nelle stazioni ferroviarie per tutto il periodo delle festività si sono contati circa 3,7 milioni i turisti (+6% rispetto al 2015) che hanno viaggiato a bordo delle Frecce e dei treni a percorrenza nazionale. Negli aeroporti di Malpensa e Linate nella settimana di Natale si sono avvicendati circa 357mila passeggeri. Buon andamento per tutte le città d’arte (si veda il pezzo in pagina dedicato al boom dei musei, ndr): Roma, Venezia e Firenze, naturalmente, ma anche Matera, i cui celebri “sassi” hanno acceso le fantasie della domanda domestica dopo l’assegnazione del titolo di capitale europea della cultura 2019. Tengono le vacanze in montagna che hanno visto per protagoniste la Valle d’Aosta con Courmayeur e il Trentino Alto Adige. Tassi di occupazione media nelle principali località sciistiche, come Cortina in Veneto e il Sestriere in Piemonte, intorno al 90 per cento. Un ottimo presupposto per il prosieguo della stagione delle settimane bianche. Meteo permettendo. Nicchia interessante quella degli agriturismi che ha toccato, secondo Coldiretti, quota 800mila turisti, per una crescita del 6% sull’anno scorso. Merito anche di un’offerta che negli anni ha saputo qualificarsi con servizi innovativi per sportivi e amanti della natura.

Incoming e outgoing

Il sentiment è molto positivo sia per quanto riguarda gli stranieri in Italia che per i viaggi degli italiani all’estero. Sul primo versante il Ciset dell’Università Ca’ Foscari stima nell’inverno in corso arrivi in crescita dell’1% e presenze a +1,4 punti percentuali. Sul fronte outgoing, Astoi segnala ottime performance per destinazioni come centro Africa, Caraibi, Oceano Indiano e Far East. Menzione a parte la meritano in ultimo le crociere: Clia, associazione di categoria degli armatori di settore, per il periodo natalizio ha registrato quest’anno 278mila passeggeri, per un incremento del 39% rispetto alla stagione 2015/2016. Quando si dice un Natale da record.

@Priscus

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