Taranto e Gioia Tauro: in arrivo le Agenzie per il lavoro portuale
Via libera del comitato dell’Autorità portuale di Taranto alla costituzione della nuova Agenzia per il lavoro portuale voluta col decreto sul Sud e sulle aree di crisi approvato dal Governo all’antivigilia di Natale e ora in Parlamento per la conversione in legge. L’Agenzia prenderà in carico i 520 addetti dell’ex società (ora in liquidazione) Taranto container terminal nella quale c’era pure Evergreen, per reinserirli in nuove attività nell’arco di 36 mesi. Il comitato ha compiuto il primo passo, ovvero l’approvazione della delibera istitutiva. «Adesso – spiega Sergio Prete, presidente dell’Autorità portuale di sistema del Mar Ionio – nel confronto col ministero Infrastrutture e trasporti effettueremo i passi successivi. L’Agenzia vede l’Authority come unico soggetto in campo. Non ci saranno altri coinvolgimenti diretti, mentre per la riqualificazione professionale dei lavoratori attraverso la formazione, si tratterà di fare un accordo specifico con la Regione Puglia. Con il decreto legge sulla “Gazzetta Ufficiale” del 30 dicembre, si prevede che l’Agenzia sia istituita dall’1 gennaio, quindi suppongo che sarà retroattiva rispetto al deliberato dell’Authority. Il personale ex Tct ha finito l’ultima proroga della cassa integrazione a dicembre – dice Prete – e ora dovrebbe essere in mobilità. Ma la copertura degli ammortizzatori sociali è un punto che si definirà meglio in relazione all’operatività dell’Agenzia».
Oltre a Taranto, un’altra Agenzia con le stesse finalità sarà creata a Gioia Tauro dalla locale Authority e assorbirà altre 400 unità. Poco meno di mille addetti, quindi, tra i due porti, entrati in crisi con la movimentazione container.
«L’Agenzia – si legge nel decreto – svolge attività di supporto alla collocazione professionale dei lavoratori iscritti nei propri elenchi anche attraverso la loro formazione professionale in relazione alle iniziative economiche e agli sviluppi industriali dell’area di competenza dell’Autorità. Le Regioni – è detto – possono cofinanziare i piani di formazione o di riqualificazione del personale che dovessero rendersi necessari. La somministrazione di lavoro può essere richiesta da qualsiasi impresa abilitata a svolgere attività nell’ambito portuale di competenza dell’Autorità di sistema al fine di integrare il proprio organico».
Il decreto legge dice ancora che «in caso di nuove iniziative imprenditoriali o produttive che dovessero localizzarsi in porto, le imprese concessionarie devono far ricorso per le assunzioni a tempo indeterminato e determinato, laddove vi sia coerenza tra i profili professionali richiesti ed offerti, ai lavoratori dell’Agenzia secondo percentuali predeterminate nel relativo titolo abilitativo». I finanziamenti previsti sono 18,144 milioni in quest’anno, 14,112 il prossimo e 8,064 nel 2019. All’Agenzia si applicano le stesse norme che disciplinano le agenzie di somministrazione, eccetto il finanziamento, che è pubblico. Il personale avrà un’indennità per le giornate di mancato avviamento al lavoro e «i lavoratori individuati devono accettare l’impiego proposto, pena la cancellazione dagli elenchi detenuti dall’Agenzia».
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