Stop alla maxi-commessa GdF per 18 navi

«Noi siamo fermi, l’indotto è bloccato: cosa vuole che le dica, sono arrabbiato nero». Per Fabio Buzzi, ingegnere meccanico ed ex pilota off-shore, fondatore di FB design, il 2017 non inizia sotto i migliori auspici. La gara vinta dall’azienda con la Guardia di Finanza è stata infatti impugnata davanti al Tar del Lazio, mettendo in forse la maxi-commessa da 42 milioni di euro conquistata a fine novembre. Risorse suddivise in due tranche paritetiche (la seconda sotto forma di opzione) per la fornitura di 16-18 vedette multiruolo ad alta velocità (almeno 50 nodi nella punta massima), mezzi tra 18 e 20 metri di lunghezza per rafforzare la flotta navale della Guardia di Finanza con finalità molteplici: dall’intercettazione e cattura di natanti alla sorveglianza e pattugliamento per la prevenzione e repressione dei traffici illeciti via mare; dall’inseguimento di mezzi sospetti alle attività di soccorso in mare.
“Ricorso al Tar del Lazio di Ferretti e Cantiere Vittoria per contestare l’aggiudicazione a FB Design della gara GdF da 42 milioni di euro”
Commessa che per l’azienda lecchese fondata nel 1971, 40 addetti e sei milioni di ricavi, reduce da un 2016 difficile (10,4 milioni i ricavi 2015), avrebbe in effetti fatto la differenza. «Il mercato navale internazionale del nostro segmento è bloccato – spiega Buzzi – e ben cinque gare che abbiamo vinto all’estero lo scorso anno sono state annullate per mancanza di fondi. Ecco perché questa commessa era doppiamente interessante. Noi abbiamo vinto regolarmente e spero che il Tar ci dia ragione: quel che è certo è che per ora a guadagnare sono soltanto i legali».
La vittoria di FB design è stata formalizzata a novembre, con il gruppo lecchese risultato primo tra i tre partecipanti rimasti in gara sia nel punteggio tecnico che in quello legato all’offerta economica, formalizzata in 2,38 milioni di euro per imbarcazione, dai 2,59 milioni posti come parametro a base d’asta.
A ricorrere al Tar è Ferretti, esclusa dalla gara l’11 novembre per «difformità – si legge nel documento GdF – nella specifica tecnica di offerta», capitolato composto da 54 pagine. Contestazioni che riguardano la ripartizione tra alloggi singoli e doppi e il numero di paratie stagne del locale motore. Rilievi che hanno portato all’esclusione, a cui ora il gruppo si oppone.
«Abbiamo impegnato i nostri migliori progettisti per ideare e addirittura costruire questa unità navale allo stato dell’arte – spiega l’ad di Ferretti Alberto Galassi – dimostrando non solo le nostre capacità ma anche la volontà di voler superare a costi competitivi tutti i requisiti richiesti dalla Guardia di Finanza. Le gare si possono vincere o si possono perdere ma, i parametri di aggiudicazione o esclusione devono essere oggettivi. Poiché siamo stati esclusi dalla possibilità di partecipare alla valutazione finale del nostro pattugliatore per ragioni contraddittorie e non sostanziali, sulla base della documentazione in nostro possesso, abbiamo deciso di rivolgerci al Giudice Amministrativo al quale abbiamo rimesso la valutazione sulla regolarità del procedimento».
A ricorrere al Tar è anche il Cantiere Navale Vittoria di Rovigo (che conferma l’azione legale ma non aggiunge altri commenti), secondo classificato nella gara alle spalle di Fb Design, con un’offerta economica da 2,485 milioni di euro per imbarcazione.
Ricorsi (che il Tar valutarà in una prima riunione il 7 febbraio) che Fb Design contesta, ribadendo la correttezza del proprio operato. «Abbiamo presentato una barca funzionante – spiega Fabio Buzzi – e non un semplice progetto. Del resto, forniamo da anni con successo 39 corpi militari, la Guardia di Finanza ha già oltre 70 nostre imbarcazioni, la nostra attività di ricerca ci consente di avere 80 brevetti. Ora vedremo il da farsi, certo se la gara non viene aggiudicata dovremo pensare di ridurre l’occupazione».
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