Sequestrati 36mila capi d’abbigliamento contraffatti

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By Federdat Febbraio 22, 2017 19:10 Updated

Sequestrati 36mila capi d’abbigliamento contraffatti

La composizione d’origine dei prodotti era differente da quanto indicato sulle etichette: nei capi solo acrilico e fibre sintetiche al posto di quelle animali o vegetali. E, in qualche caso, qualche altro prodotto contraffatto. Per questo motivo, e nell’ambito di un’operazione che ha interessato Olbia, Sassari, Cagliari, Roma, Napoli, Padova e Prato, i militari delle fiamme gialle hanno sequestrato 36mila capi di abbigliamento il 21 febbraio dopo i 15mila a novembre. Cinquantamila in tutto, per un valore che supera i due milioni di euro, da quando è scattata l’operazione Teseo, condotta dai militari del Gruppo Guardia di finanza di Olbia, nell’ambito di un percorso volto alla tutela del Made in Italy nel territorio nazionale.

Tutto è partito, come spiega il maggiore Marco Salvagno, comandante della Gdf di Olbia, da una serie di accertamenti «condotti sui prodotti tessili sequestrati nel corso degli interventi dello scorso novembre in numerose attività commerciali galluresi gestite da cittadini di origine extracomunitaria».

«In particolare, grazie alle analisi di laboratorio effettuate da personale del Laboratorio BuzziLab di Prato – spiega –, i capi di abbigliamento posti in vendita in numerosi negozi della Sardegna nord-orientale, sono risultati confezionati con filati diversi e non di pregio rispetto a quelli indicati in etichettatura». I finanzieri, coordinati dal procuratore della Repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi, «hanno pertanto ricostruito, grazie all’analisi dei documenti contabili, le filiere di approvvigionamento dei capi illeciti, individuando 36 attività commerciali operanti nel settore dell’import-export di capi d’abbigliamento ubicate nel territorio di Sassari, Cagliari, Roma, Napoli, Padova e Prato». Tra i numerosi prodotti sequestrati anche «capi di abbigliamento con marchi di fabbrica contraffatti».

Nel corso dell’operazione, cui hanno partecipato 200 militari delle fiamme gialle «che hanno proceduto alle perquisizioni delle aziende importatrici, sono state denunciate 54 persone per frode in commercio». L’operazione portata avanti dalle fiamme gialle di Olbia si inserisce nell’ambito di un più ampio programma di iniziative volte a contrastare il fenomeno della contraffazione. Lo scorso 11 febbraio a essere denunciato era un commerciante straniero a cui erano state sequestrate 2195 paia di scarpe con marchi di note griffe contraffatti all’interno di un negozio all’ingrosso trasformato in una sorta di showroom.

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