Robot, balzo del 20,5% per le consegne in Italia
«Se funziona? Direi, ho già in casa i primi ordini con richiesta di certificazione 4.0». Le commesse di Massimo Carboniero, imprenditore delle macchine utensili e presidente dell’associazione di categoria Ucimu-Sistemi per produrre, sono i primi effetti concreti del piano di incentivazione messo a punto dal governo Renzi per rilanciare gli investimenti in alta tecnologia. Nuovi ordini non certo isolati nel comparto, grazie ad un pacchetto di misure che ha nell’iperammortamento al 250% l’arma più potente e nel settore dei macchinari in senso lato uno dei beneficiari più diretti.
Prospettive che spingono Ucimu a vedere rosa anche per il 2017, con una crescita del 6,9% del consumo interno di impianti in grado di spingere la produzione a 5,7 miliardi di miliardi di euro (+4%), a ridosso del record storico raggiunto nel 2008. «Dopo tre anni consecutivi di crescita a doppia cifra del mercato interno – spiega Carboniero – nelle previsioni vogliamo mantenere una certa dose di prudenza. Tuttavia, guardandomi intorno e parlando con gli associati, sono convinto che i tassi di crescita della domanda italiana il prossimo anno saranno largamente superiori».
“Si torna ad investire, da Industria 4.0 ottimismo per il 2017”
Massimo Carboniero, presidente Ucimu
Italia, dunque. Da tre anni è in effetti questa la principale novità per il settore, il cui perimetro allargato (servizi, utensili, accessori e componentistica) supera gli otto miliardi di euro di fatturato. Il risveglio del mercato nazionale dopo anni di stasi ha portato in soli tre anni al quasi raddoppio del consumo italiano di robot, crescita di cui hanno beneficiato in modo particolare i costruttori nazionali. Il progresso della produzione 2016, arrivata a 5,48 miliardi (+5%) vede come protagonista proprio il mercato interno, con consegne balzate del 20,5%, arrivate a doppiare l’abisso del 2013.
«L’Italia – scandisce Carboniero – è tornata ad investire e nel 2017 per tutte le imprese c’è un’opportunità unica: quella di approfittare del piano per il rinnovamento tecnologico messo a punto dal Governo, un programma di politica industriale, articolato e completo. Misure che potranno dare spinta ulteriore ai consumi di macchinari e tecnologie innovative per la digitalizzazione delle fabbriche».
Un pacchetto che da un lato (superammortamento al 140%, Sabatini bis rifinanziata) incentiva in generale il ricambio dei beni strumentali obsoleti, dall’altro (iperammortamento al 250%) favorisce la trasformazione tecnologica e l’interconnessione dei processi, avendo come punto di arrivo la fabbrica “intelligente”. Per massimizzare l’efficacia del piano Ucimu ha pianificato nel 2017 una serie di attività informative e formative, all’interno di un percorso che prevede l’esposizione di casi aziendali concreti di Industria 4.0 e un vademecum realizzato insieme al Mise per esporre alle imprese meccanismi, perimetro e portata delle agevolazioni.
Primi Paesi per export di machine utensili (gennaio-settembre) migliaia di euro e variazione % 16/15. Fonte: Ucimu
La crescita a doppia cifra del mercato interno, che alla fine del prossimo anno si posizionerà a ridosso del record storico del 2007, arriva in un momento quanto mai propizio, prendendo idealmente il “testimone” dal business oltreconfine. Storico motore per le macchine utensili che ora mostra qualche affanno. Il 2016 si chiude per l’export con un arretramento del 3,3%, generato anzitutto da una debolezza corale dei Bric’s. Nei primi nove mesi Brasile e Russia dimezzano gli acquisti di robot e anche la Cina cede quasi il 10%. Altro punto dolente, dopo anni in corsa, è il mercato statunitense, tornato alle spalle della Germania dopo il calo del 9,1% tra gennaio e settembre.
«Stop inevitabile in un anno di elezioni presidenziali – spiega Carboniero – ma già ora, negli ultimi mesi dell’anno, abbiamo visto una netta inversione di rotta, che ci porta ad essere ottimisti per il 2017». Anno in cui l’export, nelle stime di Ucimu, tornerà a crescere (+1,7%), portandosi a 3,33 miliardi di euro.
Il buon momento del settore è visibile anche nei trend fieristici, con la manifestazione dedicata al comparto “deformazione” a realizzare un balzo del 50% nella prenotazione di spazi, per un evento ospitato in passato a Bologna e che per la prima volta sbarca a FieraMilano. «Risultato importante – spiega il direttore generale di Ucimu Alfredo Mariotti – soprattutto perché avviene a ridosso dell’edizione dello scorso anno, mentre in futuro la scansione sarà biennale».
La rassegna, in programma a maggio, sfrutterà le sinergie con Made in Steel (programmata negli stessi giorni) e sarà seguita ad ottobre da un nuovo appuntamento legato alla meccatronica, alla robotica, in generale a tutte le tecnologie riconducibili ad Industria 4.0. «Che per i giovani – puntualizza Carboniero – rappresenta una grande opportunità: dall’uso esteso e pervasivo della digitalizzazione non vedo rischi per l’occupazione ma soprattutto chance importanti per nuove figure professionali».
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