Pesaro mettere in rete 54 comuni per intercettare i fondi europei

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By Federdat Gennaio 16, 2017 09:13 Updated

Pesaro mettere in rete 54 comuni per intercettare i fondi europei

Una rete di 54 comuni in rappresentanza di un’area vasta di 350mila abitanti e con una forte propensione alla manifattura e all’artigianato e con l’ambizione di veder crescere i flussi turistici: Pesaro amplia la sua dimensione comunale per mettersi al passo di Dublino, Siviglia, Larissa, Lublin, Lilles e Duisberg, il network di sette città che la Commissione Europea finanzierà da qui al 2020 per divulgare le proprie buone prassi all’interno della Ue su temi quali marketing territoriale, infrastrutture, lavoro, sviluppo e cultura.

All’interno di Urbact, questo il nome del progetto europeo che ha un budget complessivo di circa 96,3 milioni di euro (il 23% dei quali con contributi delle singole nazioni e locali, ndr), le città selezionate avranno la possibilità sia di accedere con maggiori possibilità ai finanziamenti, sia di diventare tra le protagoniste nella costruzione delle strategie dei nuovi programmi continentali. L’obiettivo prioritario è di aiutare le città a sviluppare soluzioni pragmatiche, che siano nuove e sostenibili e che integrino temi urbani, economici, sociali e ambientali.
«L’Europa ci chiede quali saranno le strategie del futuro sui fondi europei: troveremo le risposte adeguate confrontando le esperienze, i bisogni effettivi e le buone prassi messe in atto da ognuno di noi», dice Antonello delle Noci, assessore alla gestione del comune di Pesaro, che ha due anni fa ha avuto l’idea di creare un ufficio interno per la creazione di opportunità e progetti per il territorio.
È una sfida per tutti gli attori coinvolti: utilizzare fondi e risorse in maniera più efficiente, a favore di una dimensione territoriale. Una sfida ancora più forte per l’Italia, che – secondo la corte dei conti – ha registrato tra quanto ha versato e ricevuto in quel periodo di tempo un saldo negativo di 39 miliardi.
Per Petra Potz, rappresentante di Urbact, «l’aspetto importante dell’incontro a Pesaro è l’approccio integrato, un nuovo modo di collocarsi a livello territoriale e di lavorare insieme, al di là delle dimensioni cittadine, si tratti di metropoli o città piccole e medie o area vasta».
Visto in chiave locale, il protocollo firmato ieri, stabilisce di «dare avvio alla gestione in forma associata» per intercettare fondi europei tra i comuni che vi hanno aderito, «con l’obiettivo di rafforzare la presenza dell’amministrazione nel contesto europeo e agevolare la partecipazione alle opportunità offerte dalla Unione Europea». Avrà «un impatto significativo anche per le imprese – sottolinea Delle Noci – perché le nuove risorse che verranno intercettate andranno a sommarsi ai circa 2 miliardi di euro che la Regione Marche mette a disposizione del tessuto economico locale, agricoltura compresa». Luca Ceriscioli, il governatore regionale, fa l’esempio del laser, «i cui raggi vanno tutti nella stessa direzione, contribuendo a raggiungere un unico obiettivo». «La rete tra i 54 comuni del pesarese – aggiunge – rappresenta un valore aggiunto all’interno di un percorso più importante, perché con questo passaggio dimostriamo che c’è la possibilità di un salto culturale notevole, che ci ponga in relazione l’uno con l’altro, indipendentemente dal ruolo che si giocherà nella scacchiera».

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