Marchionne in visita a Mirafiori con la sindaca Appendino

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By Federdat Gennaio 16, 2017 16:38 Updated

Marchionne in visita a Mirafiori con la sindaca Appendino

Una visita alla linea di produzione del suv Levante di casa Maserati, nello stabilimento di Mirafiori, in compagnia della sindaca di Torino Chiara Appendino. L’amministratore delegato di Fiat Chrysler Sergio Marchionne è arrivato nel plant torinese intorno alle 10. La notizia del suo arrivo aveva iniziato a circolare venerdì pomeriggio senza però conferme ufficiali. Dopo la visita dello stabilimento di Cassino in compagnia dell’ex premier Matteo Renzi, ora tocca a Mirafiori, con la prima cittadina incoronata ieri l’amministratrice locale con il più alto gradimento secondo la classifica di Ipr marketing per il Sole 24 Ore.

Una visita molto veloce, a cui hanno partecipato anche John Elkann, presidente di Fiat Chrysler, Alfredo Altavilla, responsabile Emea per il Gruppo e Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, senza incontri programmati con delegati sindacali e lavoratori e gestita con grande riserbo. Il 2016 ha segnato la risalita dei volumi per Mirafiori grazie alla nuova missione industriale del plant destinato, insieme a Grugliasco, a rappresentare “il polo del lusso” per FCA, concentrato sulle produzioni del Tridente e in corsa per accaparrarsi uno dei modelli del piano Alfa Romeo.

La produzione del primo suv Maserati è iniziata nel primo trimestre dell’anno scorso, nell’arco di nove mesi i volumi di Mirafiori sono risaliti e hanno superato la soglia del 2012. In totale sono 42.275 le vetture costruite nel corso del 2016 a Mirafiori, 20.853 Levante, il resto sono le Alfa MiTo in produzione a Mirafiori. Un modello, quest’ultimo, che ha comunque segnato un buon risultato l’anno scorso superando i volumi del 2013.

In linea generale Mirafiori, con l’avvio della nuova produzione Maserati, ha raddoppiato i volumi del 2013 e ha triplicato il numero di vetture prodotte rispetto al 2015, quando erano soltanto poco meno di 14mila.

Dopo cinque anni di cassa integrazione alle Carrozzerie di Mirafiori oggi si lavora su due turni con i contratti di solidarietà per circa 2mila addetti su un organico totale di oltre 3.800 persone. Ma la realtà di Mirafiori è una realtà ampia e complessa, un polo industriale dove lavorano circa 15mila persone nei diversi reparti di produzione, dalle Meccaniche, alle Presse, agli Stampi, agli Enti centrali. Tutte lavorazioni a servizio dell’intero Gruppo Fiat Chrysler.

La sfida per il prossimo anno a Mirafiori sarà quella di riuscire a saturare la produzione mantenendo e possibilmente aumentando i volumi Maserati e avviando la produzione di un secondo nuovo modello nello stabilimento torinese, che potrebbe essere il suv di grandi dimensioni a marchio Alfa Romeo.

Intanto, la vicenda sulle emissioni “contestate” dall’agenzia americana Epa a carico di circa 100mila vettire FCA ha registrato ieri un confronto tutto interno all’Unione europea, con il ministro dei Trasporti Graziano Delrio che ha definito «irricevibile» la richiesta della Germania di una campagna di ritiro delle vetture Fiat Chrysler. «Abbiamo accettato di istituire una commissione di mediazione presso la Commissione Europea a Bruxelles esattamente perché non abbiamo niente da nascondere. I nostri test – chiarisce Delrio- dimostrano che non esistono dispositivi illegali e comportamenti anomali. Questa interpretazione della Germania va contro le regole che ci siamo dati, di responsabilità di ogni nazione verso le proprie case produttive». L’Italia, ha poi aggiunto Delrio, non ha chiesto nessuna ulteriore indagine da parte di Volkswagen.

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