L’auto europea vicina ai livelli ante crisi

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By Federdat Dicembre 15, 2016 08:33 Updated

L’auto europea vicina ai livelli ante crisi

Per il mercato europeo dell’auto si avvicina il ritorno ai livelli ante crisi. A novembre le immatricolazioni nei Paesi dell’Unione europea e dell’Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) sono state 1.189.181, in crescita del 5,6% rispetto al corrispondente mese dello scorso anno. E dall’inizio del 2016 le consegne sfiorano i 14milioni (13.938.273), con un progresso del 6,9%. Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor, sottolinea come la differenza rispetto ai livelli record del 2007 sia ormai ridotta a meno di un milione di vetture e, a suo avviso, il gap potrebbe essere colmato nel 2017.

«In questo caso – aggiunge Quagliano – la crisi dell’auto per il mercato europeo sarebbe durata 10 anni mentre per il mercato mondiale considerato nel suo insieme la crisi ha rappresentato solo un modesto incidente di percorso all’interno di un percorso di crescita. Dopo i cali dell’1,7% nel 2008 e dello 0,7% nel 2009, il mercato mondiale ha già superato nel 2010 i livelli ante crisi, lasciando poi spazio ad una crescita ininterrotta che porterà le immatricolazioni di quest’anno a quota 68,3 milioni a fronte dei 50,6 milioni del 2007».

In Europa, al contrario, hanno pesato troppo a lungo le politiche di austerità che hanno colpito soprattutto le economie della fascia meridionale del Vecchio Continente. Inevitabilmente, dunque, la ripresa appare più consistente proprio nei Paesi che hanno fatto registrare le frenate maggiori. A partire dalla Spagna che, il mese scorso, ha fatto registrare una crescita del 13,5%, con la Francia a +8,5% e l’Italia a +8,2%. Ma tutti i primi 5 mercati continentali, che rappresentano il 75,1% delle immatricolazioni, sono in progresso. La Germania aumenta le consegne, a novembre, dell’1,5% e la Gran Bretagna del 2,9% dopo aver fatto registrare il record di immatricolazioni nel 2015.

Novembre ha visto solo Irlanda, Olanda e Bulgaria in flessione mentre, dall’inizio dell’anno, soltanto Olanda e Svizzera registrano dei cali nelle consegne.

Per quanto riguarda l’andamento dei gruppi, Volkswagen si conferma al primo posto anche a novembre, con un incremento del 6,3% ed una quota del 24,8%. A seguire Renault (+16,5% ed una quota che sale al 10,6%) e Psa che cede il 4,2% e scende al 9,2% di quota. Ford cresce del 2,1%, conquistando il 6,6% e venendo scavalcata dal gruppo Bmw in progresso dell’11,6% per una quota del 7,2%. Daimler cresce dell’11,7% e, con il 6,6%, si colloca davanti a Fca (+10,1% e 6,3% di quota). Per il Lingotto il novembre è particolarmente positivo per Alfa Romeo (+34,4%), con Jeep a +10,6%, Fiat a +8,2% e Lancia in calo dell’1,4%.

Alla stessa quota di Fca, ma con 600 consegne in meno, si piazza Opel che perde l’1,1%. Tra le asiatiche primo posto per Toyota che precede Nissan, Hyundai e Kia, tutte in crescita, così come Suzuki che, tra le asiatiche, è quella con il maggior incremento (+16,2%). In flessione Volvo, Mazda, Jaguar Land Rover, Honda e Mitsubishi.

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