La neve «green» conquista i fondi Ue

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By Federdat Febbraio 1, 2017 09:37 Updated

La neve «green» conquista i fondi Ue

«Siamo qui, chiusi per sviluppare la macchina, adesso dobbiamo correre». Una corsa comunque più serena , quella di Francesco Besana, partner di NeveXN. La start-up di Rovereto, infatti, si è appena aggiudicata 1,26 milioni di fondi Ue nel programma Horizon 2020, risorse a fondo perduto che hanno premiato il progetto “green” dell’azienda: un cannone sparaneve in grado di funzionare anche al di sopra di zero gradi, producendo neve senza additivi chimici (oltre all’acqua, solo una manciata di sale) e utilizzando energie rinnovabili. Prototipo presentato lo scorso ottobre, già avviato verso l’ingegnerizzazione e la produzione grazie all’ingresso di NeveXN all’interno del gruppo Hti (726 milioni di fatturato nel 2015, oltre 3.000 dipendenti) tramite Demaclenko, società leader negli impianti di innevamento tecnico e programmato.

Le risorse europee , che si aggiungono ai fondi forniti da Hti (due milioni nell’intero piano di sviluppo), serviranno per realizzare il prototipo definitivo da presentare al mercato e due impianti pilota, da installare in condizioni reali di utilizzo. «Il primo andrà in Val di Fiemme per la marcialonga -spiega Besana – e sarà un innevatore in grado di funzionare a legna, il secondo pensiamo di realizzarlo sfruttando invece il solare termico».

Le prime assunzioni sono già state avviate, altre arriveranno dopo aprile, valutando l’esito di Interalpin, fiera di Innsbruck che rappresenta il principale appuntamento per il settore.

«Noi siamo ottimisti – spiega Besana – anche perché già ora riceviamo ogni giorno telefonate da potenziali clienti». Nel business plan presentato a Bruxelles la stima è di arrivare al 2020 con ricavi per 7 milioni di euro e una decina di dipendenti diretti.

«È una vittoria che francamente non ci aspettavamo – spiega Besana – anche perché al momento non abbiamo ancora realizzato alcun fatturato: in fondo è un piccolo miracolo».

La macchina brevettata da NeveXN, insediata nel polo della Meccatronica di Rovereto, è in grado di produrre neve a temperature positive (fino a 15 gradi centigradi) tramite un brevetto che prevede anche l’utilizzo di fonti rinnovabili, come pannelli solari e caldaie a biomassa. Innovazione tecnologica che consente da un lato di rispondere all’esigenza delle stazioni sciistiche di ottenere neve tecnica in condizioni climatiche non convenzionali garantendo innevamento anche a bassa quota, dall’altro di contenere i consumi di acqua e di energia elettrica propri dei tradizionali impianti di innevamento. Il piano di sviluppo industriale al quale NeveXN, Leitner e Demaclenko lavoreranno nei prossimi mesi prevede di industrializzare, produrre e commercializzare tre “taglie” di macchine con capacità rispettivamente pari a 8, 5 e 2,5 metri cubi di neve l’ora.

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