Isochimica | 7 morti sospette correlate alla prolungata esposizione all’amianto
Almeno 7 le morti sospette correlate alla prolungata esposizione all’amianto, diversi operai si sono tolti la vita dopo aver appreso la notizia della malattia. E’ questo il vero disastro della ex-Isochimica di Avellino che ha coinvolto negli anni oltre a centinaia di operai anche i residenti di Borgo Ferrovia.
La procura della Repubblica indaga sulle morti e sospette e ieri mattina la primo risposta dall’amministrazione e dalla regione, hanno infatti sottoscritto il protocollo che stanzia un milione e 600 mila euro per le prime attività di messa in sicurezza dell’ex stabilimento dove negli anni Ottanta venivano scoibentate le carrozze ferroviarie, previsti anche 15 nuovi carotaggi per verificare i livelli di contaminazione di suolo e acque.
Il Comune sarà così responsabile del procedimento e dei direzione dei lavori compreso il coordinamento della sicurezza.
29 indagati dalla procura tra cui figurano quattro funzionari delle Ferrovie dello Stato, che dettero in concessione a privati l’attività di scoibentazione delle carrozze, e lo stesso sindaco Foti, accusato insieme al suo predecessore Giuseppe Galasso di omissione di atti d’ufficio perché non avrebbe attuato una serie di interventi per la messa in sicurezza del sito produttivo. Si tratta di un enorme disastro ambientale, ricordiamo che gli operai di quella fabbrica erano soliti lavorare a mani nude senza mascherine né dispositivi di protezione
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