Finale d’anno col botto per l’export extra-Ue

Il rimbalzo di Russia e Brasile. E poi Cina, Stati Uniti, Giappone e India.
E’ uno scatto corale quello dell’exp0rt extra-Ue a dicembre, una crescita del 4,1% che avvicina allo zero il bilancio annuale (-1,2%), portando in territorio positivo, seppure marginale (+0,2%) l’area manifatturiera in senso stretto, escludendo dal calcolo l’energia.
Bilancio tendenziale che migliorerebbe ancora tenendo conto delle differenze di calendario, con una performance a parità di giornate lavorative che l’Istat calcola in +6,2%
Un’inversione di rotta ormai visibile da alcuni mesi, confortante dopo una prima parte dell’anno in profondo rosso, con performance negative ininterrotte da gennaio a luglio.
Trend positivo che si irrobustisce a dicembre, con la novità del rimbalzo in Russia, una ripresa del 9,2% che mitiga il deficit annuo verso Mosca e lascia soprattutto sperare in prospettive di ripresa nel 2017.
Scorrendo le aree monitorate spicca la crescita a doppia cifra per gli Stati Uniti (+12,2%), a cui si affianca uno scatto di 21 punti in Cina, con Pechino a chiudere il 2016 in crescita del 6,4%, seconda miglior performance extra-Ue alle spalle del Giappone. L’altra sorpresa arriva dal Brasile, con uno scatto di 20 punti per l’area Mercosur che anche in questo caso lascia pensare che il fondo della recessione forse sia stato toccato.
Per le casse delle aziende nel mese ci sono 700 mili0ni di euro in più, bottino che quasi certamente crescerà aggiungendo tra qualche giorno i dati Ue, che salvo sorprese confermeranno il trend positivo degli ultimi mesi.
In termini settoriali la ripresa dell’export è corale, abbracciando tutte le categorie di beni, così come in ripresa sono tutte le voci di import, in particolare nei beni strumentali.
Gli acquisti del mese crescono dell’8,1%, del 4,5% al netto dell’energia, anche se il bilancio annuo resta in rosso, soprattutto per la riduzione dei listini di petrolio e gas.
Per l’intero anno il saldo commerciale extra-Ue lievita a 39,9 miliardi 6,6 miliardi in più rispetto al 2015.
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