FCA-SINDACATI: NUOVO SISTEMA RETRIBUTIVO

Federdat
By Federdat Aprile 24, 2015 09:00

A Torino, l’Amministratore Delegato di Fca Sergio Marchionne, ha presentato un piano di bonus legati all’efficienza e ai risultati del gruppo, rendendo più semplice il confronto con i sindacati per dare il via libera al nuovo sistema retributivo. Il verbale di intesa, firmato all’Unione Industriale di Torino, sblocca la trattiva sul rinnovo del contratto, ferma da dicembre proprio sul nodo salariale, facendola ripartire con slancio; le sigle dichiarano che resta comunque qualche punto da chiarire, a partire dall’estensione del bonus ai lavoratori della componentistica e di Cnh Industrial.

Il nuovo sistema prevede due bonus, uno calcolato sui risultati di efficienza produttiva nei singoli stabilimenti rispetto al livello raggiunto nel Wcm (World Class Manufacturing), il secondo collegato al raggiungimento dei risultati economici nell’area Emea. Avverrà comunque un’erogazione minima di 330 euro all’anno anche al mancato raggiungimento degli obiettivi; nel quadriennio 2015-2018 il premio potrà andare da 7.000 euro fino a un massimo di 10.700 euro con un costo totale massimo per l’azienda di oltre 600 milioni di euro.

Maurizio Landini, leader della Fiom, è critico quando afferma che in questo modo “viene cancellato il ruolo del sindacato riducendolo a spettatore notarile” e che l’azienda così mantiene ogni decisione sul salario, che diventa completamente variabile. La numero uno della Cgil, Susanna Camusso , osserva: “Mi sembra che si sia costruita una grande notizia sul nulla, siamo di fronte a un’ipotesi che è molto simile ai tanti premi di risultato che contrattiamo in tante aziende con la differenza che Fca tende a pensare a un sistema unilaterale e non a un sistema di contrattazione”.

La Confindustria, con il vicepresidente Stefano Dolcetta, rilascia apprezzamenti al modello di Marchionne, dichiarando che “abbiamo sempre sostenuto che la via italiana alla partecipazione è innanzitutto nei premi di risultato”. Parere positivo anche dal ministro del lavoro, Giuliano Poletti, che, nonostante non si sbilanci afferma che “in generale, innescare meccanismi di partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese, quindi anche ai risultati delle imprese, è una buona modalità”.

Immediata la replica del segretario della Fismic Roberto di Maulo a Landini: “quello che dice la Fiom è come al solito una bugia costruita sul nulla mentre invece la retribuzione aggiuntiva che avranno i lavoratori della Fiat è come al solito una realtà, così come lo sono stati gli investimenti e l’occupazione nel nostro Paese con buona pace di Landini”. Il 6 e il 13 maggio si riuniranno nuovamente a Torino l’azienda e i sindacati firmatari, e secondo il segretario nazionale Fim Ferdinando Uliano “si sono costruite le condizioni per un rinnovo del contratto in tempi brevi”.

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By Federdat Aprile 24, 2015 09:00