Emilia Romagna, piano triennale da 249 milioni per lo sviluppo della green economy

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By Federdat Marzo 2, 2017 15:04 Updated

Emilia Romagna, piano triennale da 249 milioni per lo sviluppo della green economy

Un piano da 249 milioni di euro per centrare gli obiettivi europei, con la riduzione delle emissioni inquinanti del 20% e l’aumento dei consumi da fonti rinnovabili, nella stessa percentuale, entro il 2020. Sviluppo della green economy con contributi al sistema produttivo, riqualificazione del sistema edilizio, trasporti e ricerca sono i capisaldi del nuovo piano energetico della Regione Emilia Romagna per il triennio 2017-2020. Un piano, approvato dall’Assemblea legislativa dopo il coinvolgimento di cittadini, enti locali, associazioni di categoria, sindacati, per incamminare la regione verso le ulteriori tappe fissate da Bruxelles: entro il 2030 un abbattimento del 40% rispetto ai valori del 1990 delle emissioni climalteranti.

«Vogliamo cambiare passo – dice l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi – tenendo insieme due priorità: tutela dell’ambiente e opportunità di sviluppo in settori innovativi e con grandi potenzialità». L’economia verde diventa il principale driver di sviluppo. Da un lato con finanziamenti alle imprese che investono sulla riduzione della dispersione di energia, sull’autoproduzione attraverso fonti rinnovabili, sullo spostamento dei consumi, dalle fonti fossili a favore dell’elettrico. Dall’altro lato la Rete ad alta tecnologia della regione, con i suoi undici tecnopoli da Rimini a Piacenza, assume un ruolo centrale per lo sviluppo di prodotti e processi produttivi innovativi, capaci di radicare l’economia verde creando contemporaneamente nuova occupazione.

Sul versante del settore pubblico sono previsti interventi per l’efficientamento del patrimonio edilizio e del sistema di illuminazione pubblica: Comuni e altri enti locali sono chiamati a svolgere compiti operativi per favorire il raggiungimento degli obiettivi. I trasporti restano un nodo fondamentale, con il sostegno alla mobilità collettiva e condivisa – treni, autobus ma anche car sharing e car pooling – e interventi per aumentare la dotazione di piste ciclabili e favorire la mobilità elettrica. Il piano è trasversale a tutti i programmi che la Regione sta mettendo in campo per le imprese, la gestione dei rifiuti, l’investimento in ricerca e sviluppo, l’agricoltura, e ha ottenuto il via libera dal parlamentino dell’Emilia Romagna a oltre un anno di distanza dagli stati generali sulle politiche energetiche della Regione.

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