Economia, gli effetti del blocco del gas russo: borse europee in picchiata ed Euro ai minimi
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Gli effetti dell’annuncio di Gazprom sul blocco del gasdotto russo si stanno già palesando, con le borse europee “in picchiata” e la moneta unica giunta ai minimi storici da 20 anni. L’Euro è sceso al di sotto dei 99 centesimi di dollaro, valore registrato solo a dicembre del 2002. I mercati finanziari, in questo primo lunedì di settembre, sentono tutto il peso del nuovo stop al gas proveniente dalla Russia, dovuto alla riparazione della linea Nord Stream 1, che secondo il governo di Putin sarebbe necessaria a causa degli ostacoli causati dalle sanzioni europee alla manutenzione.
Le banche europee sono dunque le più colpite dal blocco: le peggiori sono Milano e Francoforte. Continuano a salire i prezzi del gas, proseguendo con il trend dei mesi scorsi, arrivando fino a 279 euro al megawattora. Anche il petrolio è in salita. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso “la ferma convinzione che è tempo di un tetto al prezzo del gas dai gasdotti russi in Europa a cui Medvedev ha replicato che in caso di “price cap” il gas russo “non ci sarà più” in Europa.
La settimana in corso sarà cruciale: previsto il meeting della Bce durante il quale verranno annunciati l’aumento dei tassi ed eventuali misure per i prossimi mesi. L’Europa è in attesa di conoscere il suo prossimo destino energetico e, di conseguenza, anche quello economico.