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Caf, rientrato il rischio blocco pratiche ISEE
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È rientrato, per il momento, l’allarme sciopero lanciato dai Caf alla fine del mese di Settembre 2016.
La scadenza della convenzione Caf-INPS, prevista per il 30 settembre 2016, ha generato il rischio di un blocco delle pratiche gestite dai centri di assistenza fiscale e in aumento per l’ultimo scorcio dell’anno.
Si tratta di una convenzione di fondamentale importanza; senza il rinnovo della stessa, i Caf non avrebbero più la possibilità di accedere ai dati sensibili dei contribuenti, con una conseguente paralisi delle attività da svolgere e per le quali, a quanto pare, è previsto un vertiginoso aumento.
L’ impennata delle pratiche in arrivo, legata prevalentemente alle numerose richieste di DSU e/o del modello ISEE 2016 per l’accesso a una serie di agevolazioni fiscali, iscrizioni, università, scuola e trasporti, è la principale causa delle preoccupazioni dei CAF italiani.
I 76 milioni costituenti il budget stanziato per la remunerazione dei Caf, non sarebbero infatti sufficienti per fare fronte al crescente numero di pratiche (già oltre 4 milioni al 30 settembre 2016).
Così come chiarito dai coordinatori della consulta dei Caf, “stanno entrando nel vivo le dichiarazioni per il sostegno all’inclusione attiva e per le tasse universitarie” e il numero delle pratiche previste per i prossimi mesi è in significativo aumento.
Durante l’incontro del 4 Ottobre il Ministro Poletti si è detto disponibile a trovare una via d’uscita, dopo aver analizzato nel dettaglio l’andamento delle domande e, di conseguenza, i volumi effettivi delle pratiche svolte dai Caf. Pertanto, all’INPS spetta ora l’onere di verificare le pratiche in giacenza e definire l’eventuale necessità di ulteriori fondi per sostenere i Caf fino al 31 Dicembre 2016.
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