Bologna investe sull’Università

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By Federdat Dicembre 19, 2016 17:45 Updated

Bologna investe sull’Università

Una struttura multicampus per integrare le funzioni centrali dell’attività d’ateneo. Con un investimento da 286 milioni di euro l’Università di Bologna mette in moto il nuovo piano di sviluppo che ruoterà intorno a didattica, ricerca e servizi agi studenti e porterà alla realizzazione di una struttura composta da 14 plessi, dei quali dieci a Bologna e quattro nelle sedi distaccate della Romagna, tra Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena. Un intervento costituito dalla realizzazione di 67 opere entro il 2021, con una dote di 130 milioni di risorse proprie dell’Alma Mater.

Il programma ridisegnerà il volto dell’ateneo più antico dell’Occidente: fondato nel 1.088 oggi conta quasi 85mila studenti e 210 corsi di laurea, dei quali 106 di laurea magistrale. In previsione c’è l’ampliamento degli spazi dedicati alla didattica, allo studio e alla ricerca, insieme alla realizzazione di oltre mille alloggi universitari in più. Una espansione grazie alla quale le aule aumenteranno del 12% circa, le sale per lo studio e le biblioteche del 28%, gli spazi per la ricerca del 18%. L’intervento complessivo cambierà anche le principali aree universitarie di Bologna, a partire dai grandi insediamenti per arrivare alla riqualificazione del complesso di viale Risorgimento. Una riqualificazione che, insieme alle nuove superfici del polo di via Bertalia, aggregherà tutta la filiera dei corsi di laurea in Ingegneria.

Nel complesso dell’ospedale universitario Sant’Orsola sono in programma due interventi per lo sviluppo delle attività di ricerca e di servizio a favore degli studenti dell’area medica. Negli spazi del comparto Berti Pichat troveranno invece una nuova collocazione i più prestigiosi enti di ricerca nel campo delle scienze fisiche, mentre il completamento del plesso dell’area Battiferro permetterà di riunire Chimica, Farmacia, Biotecnologie e Astronomia. A Ozzano, alle porte di Bologna, sarà dislocato l’archivio centralizzato dell’ateneo. A sua volta la sede di Imola sarà potenziata con altri servizi per gli studenti. Per i quattro campus della Romagna il piano prevede un investimento complessivo di circa 80 milioni di euro.

Il grande obiettivo è raggiungere il consolidamento delle storiche vocazioni identitarie dei territori. Saranno completate le opere già avviate a Forlì e a Cesena per i nuovi insediamenti e saranno rafforzate le dotazioni logistiche di Ravenna e Rimini. L’ateneo può contare su 11 scuole e 33 dipartimenti, oltre a 12 centri di ricerca e formazione. Con una media annuale di 200 brevetti e 80 progetti finanziati dall’Unione europea dispone di sette Ciri, i centri interdipartimentali dedicati alla ricerca industriale.

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