Barilla investe 50 milioni e raddoppia la fabbrica di sughi di Rubbiano
A neppure cinque anni dall’inaugurazione della fabbrica di Rubbiano, 40 milioni di investimento in alta tecnologia per la produzione di sughi, Barilla rilancia e raddoppia: con altri 50 milioni di euro il gruppo alimentare di Parma porterà lo stabilimento, entro il 2018, a 30mila metri quadrati di superficie coperta e 122mila tonnellate l’anno di capacità produttiva, facendone il più grande impianto in Europa specializzato in sughi pronti per pasta.
Un investimento che celebra i 140 anni di vita di Barilla nella food valley parmense e che risponde a una domanda di sughi cresciuta ben oltre le previsioni del leader mondiale della pasta (+45% i volumi venduti dal 2012 a oggi, per i tre quarti esportati) tanto da aver già saturato lo stabilimento. I cantieri lo trasformeranno in una fabbrica-modello green e glocal: l’ampliamento permetterà di ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 (-7%), i consumi di acqua (-9%) e il recupero degli scarti (riciclando il 95% dei rifiuti); porterà all’assunzione, a regime, di altre 60 persone oltre alle 120 già operative in azienda (l’obiettivo è arrivare al 2020 con il 50% di occupazione femminile) e garantirà l’utilizzo di ingredienti, ricette e tecnologie 100% made in Italy, con materie prime tracciate e certificate, dal pomodoro della pianura padana alla carne di capi allevati esclusivamente in Italia.
«Sarà una fabbrica totalmente integrata, progettata internamente e assolutamente coerente con la nostra strategia aziendale del “Buono per te, buono per il pianeta” – dichiara Carlo Carteri, responsabile degli stabilimenti pasta e sughi in Europa – e sarà caratterizzata da impianti e tecnologie innovative, robotizzate e digitalizzate, in linea con le logiche dell’Industria 4.0,
in grado di elevare ulteriormente i già alti livelli di qualità e sicurezza del prodotto, coniugando gli aspetti di efficienza e flessibilità, anche attraverso un sofisticato sistema di tracciabilità».
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