A Genova cala l’export del 3,5% nel secondo semestre 2016

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By Federdat Febbraio 28, 2017 12:11 Updated

A Genova cala l’export del 3,5% nel secondo semestre 2016

Quella dell’industria genovese «è una situazione che lascia ancora parecchie perplessità, perché ci sono segni positivi e negativi. E anche se i primissimi numeri del 2017 appaiono un po’ più positivi, il secondo semestre del 2016 lascia dati difformi in senso negativo rispetto al resto del Paese, a causa soprattutto della flessione del sistema industriale nel suo complesso».

A spiegarlo è il presidente di Confindustria Genova, Giuseppe Zampini, che ha presentato l’analisi congiunturale dell’associazione sull’andamento dell’economia nella seconda metà del 2016. Un report intitolato, non a caso, Fermi e preoccupati.

Il volume d’affari delle imprese genovesi, si legge nello studio, si è ancora ridotto e, se nella prima parte dell’anno la flessione era imputabile alla debolezza della domanda interna, nel secondo semestre il dato che preoccupa gli imprenditori è il calo delle esportazioni, in controtendenza con l’andamento nazionale. Il fatturato estero è diminuito del 3,5%, mentre è cresciuto dello 0,6% il fatturato Italia, gli ordini estero sono scesi dell’1,8% mentre quelli interni sono aumentati del 4,1%.

«Ci aspettavamo – prosegue Zampini – un forte incremento dell’export, che invece non c’è stato per la parte genovese, mentre a livello nazionale ha mantenuto le previsioni». E aggiunge che una parte del calo dell’export sarà strutturale.

«I fatti positivi – afferma – sono che cresce il turismo e il porto incrementa i traffici e cresce l’occupazione (+0,4%), ma la parte industriale mostra segni negativi; ci sono imprese che tirano, Ansaldo Energia e Fincantieri ad esempio, ma l’insieme ha registrato una flessione».

Su base semestrale, infatti, cresce dell’1% il tonnellaggio totale del porto, mentre, rispetto allo stesso periodo del 2015, l’aumento è del 4,1%. Positivo il giro d’affari sul turismo: aumentano del 3,3% i prezzi rispetto agli ultimi sei mesi del 2015; cresce del 3,5% il numero dei turisti (+2,3% su base annua) e le presenze del 2,5% (+4,6% su base annua).

Nel dettaglio, il comparto manifatturiero genovese ha registrato, nella seconda parte del 2016, un calo della produzione dello 0,7%; il fatturato Italia è sceso dell’1,7%, mentre è calato del 3,8% quello estero; gli ordini Italia sono saliti dell’8,8%, quelli esteri sono diminuiti del 4,1%. L’industria metalmeccanica riflette le stesse tendenze in modo più accentuato. In questo quadro i dati della cantieristica navale sono contrastanti: la produzione è cresciuta nel complesso del 3,8%, il fatturato italiano del 12,2% e gli ordini esteri del 3%, ma il giro d’affari aumenta solo verso la clientela italiana, mentre per l’estero cala del 15% e sono in discesa anche gli ordini raccolti sul mercato interno: -3,8%.

Per quanto riguarda l’occupazione, le aziende hanno aumentato gli organici dello 0,4% come già avvenuto nella prima parte dell’anno. Cala la cassa integrazione ordinaria di 7 punti, e del 20,4% quella in deroga, ma cresce la straordinaria (+55%).

Le previsioni per l’inizio del 2017 non prevedono variazioni di rilievo: «Se si va a vedere l’inizio del 2017 – ha detto Zampini – si nota un incremento o mantenimento dell’export, un incremento della fiducia degli imprenditori e un decremento della fiducia delle famiglie, con una tendenza maggiore al risparmio: si rivedono fenomeni di alcuni anni fa».

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